Marco D'Imperio
Sono un artista e artigiano che fin da giovanissimo ha sentito l’esigenza di creare e trasformare con le mani la materia in qualcosa di diverso ed emozionante.
Ho iniziato la mia carriera d’artista seguendo l’influenza e l’esempio di mio nonno, che era artigiano creativo, il quale mi ha inconsapevolmente dato una direzione che ancora oggi seguo nel mio lavoro e nella mia ricerca dell’arte.
Creare qualcosa è un processo in cui rimetto insieme delle parti che si erano slegate e faccio qualcosa di diverso.
Mi piace non solo fare arte ma fare arte utile.
Se al concetto di utile ci unisco il mio concetto di bellezza e la mia capacità di trasformare, questa trasformazione, questa creazione mi rende molto felice di ciò che ho fatto.
La mia arte è quindi una catarsi.
I sentimenti sono il motore che trasforma un semplice oggetto, un semplice materiale in arte.
Per anni ho deciso di esprimermi attraverso l’arte figurativa per poi, oggi, essere molto più vicino all’arte concettuale, ponendo attenzione ai materiali come mezzo espressivo.
IL MARMO
Particolarmente bello e fragile, diventa per me una perfetta metafora dell’essere umano.
La mia ricerca pone quindi l’accento sulla frammentazione del marmo come rappresentazione della fragilità del mondo interiore di ognuno di noi e sulla possibilità di tenere insieme, accogliere i pezzi dispersi della propria vita e ricostruire un nuovo sé.
La frammentazione diventa quindi una crescita, una trasformazione, una creazione, una nuova nascita di una nuova persona.